C’è odore di cibo esotico, un vocio multilingue e volti che rivelano etnie, c’è cultura e subcultura, vecchio e nuovo, c’è un mix vivace che dona vita al quartiere di Kreuzberg. In passato distretto di confine e di rivolte popolari, nonché dimora di immigrati, artisti, punk e squatters. Oggi è un luogo di fermento artistico e di divertimento notturno, riconosciuto come il quartiere alternativoemultietnico di Berlino, è senza dubbio da vedere.
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Il quartiere di Kreuzberg, è tra quelli a Berlino che meglio illustrano la trasformazione della città. Posizionato subito a sud del fiume Sprea, si suddivide in due zone, Kreuzberg 61 più vicina e più simile al centro città, e Kreuzberg 36, il vero cuore del quartiere, originale e anticonformista.
Kreuzberg, ieri
Un tempo zona di confine, era circondato per tre quarti dal muro, divenendo un’aria poco ambita dai berlinesi della zona occidentale. Pecora nera della ex Berlino Ovest, divenne un ghetto dagli affitti bloccati che negli anni ’70 richiamò al suo interno immigrati (in prevalenza turchi), emarginati, artisti, squatters, e ribelli di ogni genere.
Durante tutti gli anni ’70 e oltre, gli abitanti di Kreuzberg 36 si oppongono ai piani istituzionali di ricostruzione e borghesizzazione del quartiere, lanciando un’iniziativa popolare chiamata Bürgerinitiative SO36 (sigla che compare un po’ ovunque nella zona di Oranienstraße), con l’obiettivo di utilizzare illegalmente gli appartamenti abbandonati dell’area. Proliferano le case occupate e gli scontri con la polizia sono all’ordine del giorno ma il popolo non molla, non si lascia piegare dalle voci provenienti dall’alto, lotta per la libertà e per i propri diritti.
foto di Tina Knieke via Facebook
Kreuzberg, oggi
Ecco, questo è il profumo che resta ancora un po’ nell’aria e che si legge nei volti di alcuni. Kreuzberg continua ad essere soprannominato “la piccola Istanbul” anche se le cose sono cambiate di molto. Sempre più spesso, gli inquilini turchi lasciano il posto ai giovani di ogni parte del mondo che numerosi approdano in città. Gli affitti aumentano ma artisti, musicisti e creativi d’ogni dove continuano a preferirlo come dimora e spazio per l’apertura di studi e attività. Sono numerosissimi i ristoranti e i pub, nonché sale concerto, spazi espositivi e locali notturni. L’arte, la cultura e tanta multiculturalità ne caratterizzano gli spazi, mentre la street art decora le strade intorno.
Cosa vedere nel quartiere Kreutzberg
Il “lato buono” di Kreuzberg è l’area che si estende intorno a Bergmannstrasse, una delle vie più graziose del quartiere, meta classica per lo shopping e per una passeggiata rilassante. Si susseguono botteghe singolari, second-hand, negozi vintage ma anche caffé e locali caratteristici. Siamo a Kreuzberg 61 e ci avviciniamo al centro cittadino, lo mostra l’ambiente circostante, il prezzo degli affitti, la tranquillità che domina la strada e la serenità che avvolge i suoi abitanti.
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scopri le offerte Foto di Andreas Lehner via flickr
Non dimenticate di considerare una visita alla Berlinische Gallerie, meraviglioso museo di arte contemporanea o al Judisches Museum, il più grande museo ebraico d’Europa. Non lontano da quest’ultimo si trova il famoso Check Point Charlie, il più noto varco di controllo tra est e ovest con relativo museo adiacente. Ha sede a Kreuzberg in Deutsches Technikmuseum Berlin, il Museo della Scienza e della Tecnica, e il Kunstgewerbemuseum, Museo delle Arti e dei Mestieri con sede nell’elegante palazzo in stile neorinascimentale italiano, Martin-Gropius-Bau.
Per una camminata all’aria aperta avete a disposizione ben due parchi: il suggestivo Viktoriapark costruito su una collinetta e ottimo punto di osservazione panoramico della città, oppure, potete scegliere di fare una sosta nel brulicante Görlitzer Park, situato in zona Wrangelkiez, uno dei parchi più frequentati dai giovani e luogo di bivacco collettivo quando il sole fa visita in città.