Un po' di storia ed architettura
Il museo esisteva già negli anni '30 ma, com'era prevedibile, fu chiuso per mano dei nazisti nel 1938, per riaprire solo nel 1999 nel quartiere Kreuzberg. La sede del Museo Ebraico di Berlino è stata progettata dall'architetto esponente del decostruttivismo Daniel Libeskind, ed infatti l'edificio ricorda una stella di David decomposta atta ad evocare la confusione e l'infinita tristezza della persecuzione.
Un'entrata difficoltosa
Per entrare al Museo Ebraico c'è una specie di percorso ad ostacoli, che preparano il visitatore alle difficoltà che ha incontrato il popolo ebraico durante la sua storia. Al museo si accede tramite il vicino Berlin-Museum.
foto via teachinghistorymatters.com
Una volta entrati si scende per una scala che porta ad un sotterraneo dove ci sono tre corridoi:
- Asse dell'Esilio che conduce al Giardino dell'Esilio
- Asse dell'Olocausto che porta alla Torre dell'Olocausto
- Asse della Continuità che conduce finalmente al museo
Più di un semplice museo
La permanente del Museo Ebraico si chiama “Due millenni di storia degli ebrei in Germania”, e copre più di 3000 m2 di superficie espositiva. La cultura degli ebrei tedeschi viene descritta nei minimi dettagli attraverso 13 epoche, dal Medioevo fino ad oggi, e tramite oggetti, riviste, foto, lettere e spazi interattivo-multimediali.
A completare il tutto ci sono mostre temporanee, workshop, proiezioni cinematografiche a tema. Una visita emozionante quella al Museo Ebraico, una visita che mette a nudo sensazioni, successi, angoscia, tristezza, illusioni del popolo ebraico.
- Per vivere un’esperienza suggestiva e toccante sugli anni bui dell’olocausto vale la pena visitare la Casa di Anna Frank ad Amsterdam, il nascondiglio-museo della ragazza ebrea nei due anni di occupazione nazista.
Orari di apertura
Il Museo Ebraico di Berlino è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00, e il lunedì fino alle 22.00.
foto di Jüdisches Museum Berlin via facebbok
Cosa vedere vicino al Museo Ebraico di Berlino
Qui vicino trovate la Berlinische Galerie di arte contemporanea, il famoso Check Point Charlie, il Viktoriapark sulla collinetta, e il Gorlitzer Park frequentato da parecchi giovani.