Il quartiere di Friedrichshain si trova giusto accanto al quartiere di Kreuzberg: a separarli lungo il confine sud c’è il fiume Sprea, ad unirli ci pensa l’ Oberbaumbrücke, il ponte su due livelli, dove sul piano inferiore circolano le auto, mentre i treni della metropolitana viaggiano su quello superiore. Su una delle estremità del ponte, si trova ancora un pezzo del muro di Berlino lasciato indistrutto, la famosa East-Side-Gallery, oggi galleria d’arte a cielo aperto, nominata memoriale internazionale della libertà.
foto di Ingo Ronner via flickr
Una zona ricca di storia
A dare il nome al distretto è il parco più antico di Berlino, il Volkspark Friedrichshain, creato per commemorare i cento anni dell'ascesa al trono di Prussia di Friedrich II, meglio noto come Federico il Grande. L’ intenso sviluppo industriale di fine ‘800, collocò nella zona numerose industrie e, negli anni a seguire, si decise di destinare l’area alla costruzione di abitazioni per lavoratori. Il panorama era quindi definito da piccole fabbriche e “caserme d’affitto” destinate alla classe operaia. L’altissima densità di popolazione che l’area raggiunse, che fece si che diventasse il centro del movimento operaio berlinese retto da partiti di sinistra: dimostrazioni e scontri contro movimenti nazisti, erano scene ordinarie nella vita di quartiere.
Poi arrivò il muro e Friedrichshain fu assegnata a Berlino Est. In questi anni parte la ricostruzione della città e per prima fu smantellata la zona di Frankfurter Allee e Karl-Marx-Allee (una volta chiamata Stalinallee, in onore del dittatore sovietico, e strada famosa nella DDR). Oggi, le strade si susseguono in un maestoso viale, primo modello di boulevard con impronta stalinista, costeggiato da palazzoni in stile classico socialista, gli Arbeiterpaläste (Palazzi dei lavoratori).
Grossi blocchi di cemento cosparsi da una miriade di finestrelle rettangolari piuttosto distanti l’una dall’altra, spesso decorati esternamente con mattonelle in porcellana, i palazzi sovrastano porticati retti da colonne, mentre balconi e balaustre ne definiscono i particolari.
Cosa vedere
Percorrendo Karl-Marx-Allee si incontrano il Kino International (attualmente funzionante come sala teatro e cinema, nonché club gay), il Café Moskau e il Mokka-Milch-Eisbar tre edifici storici dall’architettura chiaramente socialista che si avvicendano lungo il viale.
Nella seconda fase della ricostruzione, le scelte di classe furono sostituite da quelle di necessità e si passò ai Plattenbau, i prefabbricati. Così, con una spesa contenuta e in poco tempo, furono realizzate numerosissime nuove abitazioni per la popolazione della Berlino est.
foto di Sven Hilscher via Flickr
Un ottimo esempio è quello del complesso residenziale in Leninplatz, oggi Platz der Vereinten Nationen (il palazzo delle Nazioni Unite), composto da due edifici che si oppongono l’uno all’altro con forme concave e convesse, completati da ampie finestre dentro cornici geometriche a colori.
Si decise inoltre di salvare una parte delle case ottocentesche ancora rimaste in piedi e partirono i lavori di risanamento degli edifici più vecchi, quelli che oggi hanno prezzi d’affitto che superano la media e sono abitati da professionisti, famiglie in erba e giovani di tutto il mondo in cerca di una nuova vita nella capitale.
Centro vitale della vita notturna berlinese
Il quartiere è attualmente uno dei centri vitali della vita notturna berlinese, tappezzato di bar, ristoranti e locali di ogni genere. A questo proposito, memorizzate il nome Simon-Dach-Straße, una strada su cui si riversano numerosissimi caffè, pub e ristoranti, che i berlinesi e gli stranieri acquisiti amano frequentare. In pochi minuti a piedi, si incontra Boxagener platz. La piazza, ogni sabato dal primo mattino fino alle 17:00 circa, ospita un grazioso mercato di artigianato e di alimenti, che di domenica diventa mercato delle pulci, con vendita diffusa di vinili usati, e di qualsiasi altra cosa possiate immaginare.
Il quartiere di Friedrichshain di giorno
Durante le ore giornaliere, lo scenario viene arricchito da negozi di artigianato e di streetwear, botteghe vintage e second hand, gallerie e studi di design. Siamo nella zona compresa tra la strada di Warschawer Strasse, che parte dal grosso ponte luogo di interscambio delle linee ferroviarie urbane della S-bahn e della U-bhan, e la ferrovia Ring Bahn che circoscrive tutta la città e delimita l’intero quartiere. Di sicuro, la parte più vitale di Friedrichshain e luogo ideale per chi vuole far parte del clubbing berlinese. Per dirne una, è qui che ha sede il Berghain, un’ex fabbrica che ospita una dei club di musica techno ed elettronica più famosi e ambiti del momento, in puro stile berlinese.